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Mattia Robucci – progetto: Playlost

Mattia Robucci, progetto PlayLost
PlayLost nasce come un progetto di album che fonde il linguaggio della musica cantautoriale con quello della musica elettronica, nello specifico partendo dall‘ossatura di chitarra acustica e voce, entrambi strumenti portanti della tecnica compositiva dell‘autore, rivestiti di suoni e ritmi elettronici di carattere minimale. Lo stesso percorso artistico di chi scrive ha portato a ritroso un ritorno alla musica della tradizione folk-blues americana ed europea, partendo però dal rock alternativo e dal post rock ai margini di quella che è stata una vera e propria rivoluzione digitale nella società e di riflesso nel mondo della musica.

Un viaggio nato per naufragare alla deriva tra un presente di isolamento digitale di massa e un passato in cui la musica forniva una sublimazione collettiva(in quanto atto creativo di chi mette in atto la performance artistica e di chi la ascolta sovrapponendovi i suoi messaggi e i suoi linguaggi) per le sofferenze della vita, nel tentativo di approdare, chissà come e chissà dove ad un futuro un pò più umano nel suo essere digitale.

Tematiche portanti: solitudine nell‘era della socialità digitale, rapporto uomo/natura nell‘era digitale, amore da sempre unica salvezza.

Mattia Robucci
Mattia: La mia storia con la musica nasce una ventina di anni fa, con il tentativo(naufragato) di studio per così dire classico del sax contralto, prosegue poi dopo qualche anno con la chitarra, strumento popolare per eccellenza, mai più uscita dal mio mondo e dalla mia vita.
La formazione più significativa della prima fase del mio percorso artistico sono stati i BTW(Bomb The Whales) band garage punk/post-hardcore la quale in pieno stile punk alterna un attvità live piuttosto intensa ad una produzione studio low-fi eccezzion fatta per la partecipazione alla compilation di esordio dell‘etichetta Labella (di cui allegherò i link); Il mio ruolo in questa band è stato quello di cantante e a tratti chitarrista.

In seguito una stagione in cui mi sono dedicato a musicare un paio di reading per il teatro diretti da Roberta Geri(mia madre ndr.) attrice e performer teatrale empolese. Uno dedicato alla memoria di Antonio Tabucchi che metteva in scena brani perlopiù corali tratti dai romanzi e dlle raccolte di racconti del grande scrittore Toscano. Il secondo tratto da mezzanotte e cinque a Bohpal di Dominique Lapierre.

Ultima fase quella legata al collettivo musicale La balla di sparto, esperimento folk rock da me fondato quasi come contenitore per le creazione di chitarra acustica e voce, che già erano diventate il mio interesse compositivo principale.
Al momento attuale avvalendomi della collaborazione di mia moglie Rimgaile la quale in Lituania, sua nazione di origine, ha frequentato la scuola musicale e diversi collettivi di musica folkloristica, mi sto preparando ad un viaggio da solista che da tempo era nei miei progetti.