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KOMPLOTTO
Nuove produzione
genere: prosa

di e con Marco Brinzi
luci e tecnica Angelo Italiano

Terrapiattisti, Illuminati, Rettiliani, 5G…ognuno di noi conosce almeno un paio di queste teorie cospiratorie; non solo perché i media se ne occupano spesso o perché le vediamo spandersi a macchia d’olio sui social ma per il fatto che il nostro cervello per come funziona, ci porta ad essere, almeno una volta nella vita, suscettibili a credere nell’esistenza di qualche cospirazione fittizia.

Ma le teorie del complotto possono essere – ebbene sì – divertenti. Pensate a tutti i film che vi sono piaciuti in cui l’eroe deve andare a fondo di un qualcosa che personaggi potenti e malvagi stanno facendo in segreto. Tanti eh?

Distaccato dalla propria comunità, con un senso di impotenza e di alienazione totale il protagonista del monologo Komplotto cerca di far luce sulle sue ultime ore di cui tragicamente non ricorda niente… Cosa gli è successo? È diventato prigioniero di un potere occulto che ha osato denunciare pubblicamente? Come un moderno Prometeo incatenato al suo destino o come in Ultimo Nastro di Krapp di Samuel Beckett, l’uomo cerca di ricostruire ciò che fino a quel momento è la sua esistenza di complottista.

Un monologo serrato, ironico e surreale portato in scena da Marco Brinzi che prova con questo nuovo lavoro a indagare il tema del complottismo, come esso possa nascere in ognuno di noi, come si evolva, e soprattutto cosa possa accadere a chi lo sostenga profondamente in nome della Verità.
Marco Brinzi

Marco Brinzi
Diplomato alla scuola del Piccolo Teatro di Milano sotto la direzione di Luca Ronconi prosegue il suo percorso attoriale diretto da registi quali: Massimo Castri, Cristina Pezzoli, Serena Sinigaglia, Leo Muscato, Federico Tiezzi, Gilbert Rouviere, Veronica Cruciani (protagonista con Michela Murgia in un lavoro ispirato alla vita di Grazia Deledda).
È stato diretto inoltre da: Robert Carseen, dal lituano Oskaras Korsunovas (protagonista nella versione italiana di Winter di Jon Fosse) e da Declan Donnellan con “La Tragedia del Vendicatore”.
Per la televisione è stato Massimo Lorenzon nella serie Sky 1992 e coprotagonista nel film tv Rai Limbo, tratto dal romanzo di Melania Mazzucco a fianco di Kasia Smutniak.
Nel 2016 ha recitato nell’ultimo film dei Fratelli Taviani Una questione privata, tratto dall’omonimo libro di Beppe Fenoglio.
Nel 2022/23 è in tournèe con il Teatro Stabile del Veneto e Teatro Carcano di Milano nel riadattamento teatrale della Peste di Camus per la regia di Serena Sinigaglia e in Ispettore Generale per la regia di Leo Muscato e L’Arte dell fuga, Glenn Gould scritto per lui dal drammaturgo Andrea Cosentino.
Per il triennio 2022 – 2024 è stato direttore artistico del Festival Teatrale Orizzonti di Chiusi (Siena).

Debutto: 19 aprile 2024 Quaranthana – Teatro Comunale di San Miniato

Foto: Emma Ramacciotti